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di vivere, e nutrire la città
dei morti di carne spasimante
per la città dei vivi.
Io devo uccidere!
Io Iride,
Io che ho in me tutti i colori
tutte le cose più belle
del mondo. Io Iride
che sono la natura e la vita,
io devo uccidere!
O Dei, levatemi questa maledetta
virtù, io non voglio più uccidere!
Mercurio, aiutami,
tu che sei mio amico
e sei schiavo di Giove
come io sono schiava di Giunone!
Mercurio! Mercurio!
MERCURIO

(di nuovo leggero)


Calmati, calmati,
bella Dea. Calmati,
sei tutta sussultante,
tutta lagrimosa;
pieghi il tuo corpo, bello come un diamante
attraversato dalla luce rossa
del sole. E sembri una rosa
troppo carica di profumo
che si curva sul picciolo.
IRIDE

(piangendo)


Ma dimmi, almeno, chi è
questo mortale infelice?