Pagina:Ferrero - Il ritorno di Ulisse, 1941.djvu/173

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pazzerelle, che sono pazzerelle
come le luci in uno stagno, a notte.
BACCO
Regina Giunone!
GIUNONE

(a Iride)


E non guardare l’uomo che ti guarda
e non sentire quello che ti dice,
la Regina te l’ordina.
BACCO
                                   Regina
Giunone!
GIUNONE

(a Iride)


E ascolta bene! Ora ti devo dire
il nome e il luogo di quel morituro...
BACCO
Regina Giunone, io sono d’impiccio,
me ne vado, me ne vado! Me ne vado!

(più piano)


Ma poi ritornerò, non dubitare!

(esce cantando)


Io sono Bacco, figlio di Semele...
GIUNONE
Oh! Finalmente è andato quel vile bastardo di
                                                                  [Giove!
Odimi, figlia mia, tu sei certamente persuasa
ad obbedire Giove, tu devi sacrificare
un solo mortale, un piccolo verme che ha osato...