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dopo l’albero precipitava
con immenso fragore.
ARCO
Giove m’ha stregato.
Io una volta era
il più coraggioso degli uomini.
Ora sono una femminella.
Lo confesso, ho paura,
perdonami, uomo.

(riconoscendolo)


Ah! Ma tu sei Bacco!
Tu sei Bacco! Tu sei Bacco!
Tu sei che m’hai promessa la mia vita,
e m’hai salvato da una prima morte.
O Bacco, io stringo i tuoi ginocchi! Io grido
a te come gridavo alle fronzute
querce: Salvami! Salvami da morte!
Ma più di tutto scaccia la paura
che mi tormenta come una tanaglia.
Perch’io la sento e non la voglio, e grido
e il grido a stento è strappato di bocca.
E corro e vorrei stare, e stringo i pugni
e ho paura di aver più paura.
BACCO
Io ti vo’ dire cosa che ti è dolce:
tu puoi salvarti dalla morte. Segui
i miei consigli e beverai la vita
per molti lustri.
ARCO
                            Parla! Parla! Parla!