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meditazioni sulla storia d’italia 31

rantisca contro i capricci del governo che han scelto.

Il Popolo Italiano ha lottato per aver il diritto di esercitare il potere: non per avere il diritto di proteggersi dagli eccessi. Per compiere le rivoluzioni conservatrici gli mancó sempre l’orrore per l’ingiustizia; la rivolta contro il diritto violato che permette senza intesa la resistenza individuale e generale; la coscienza morale che dà l’illusione che tutti sono con noi anche se siamo soli.

Che cosa poteva opporre l’italiano alle tirannie, quando erano le più forti ed erano anche concilianti?

E’ qui che si rivela la debolezza della civiltà ateniese.

Gli Italiani sono abbastanza intelligenti e audaci per attaccare un regime in nome di un principio nuovo, ma sono incapaci di resistere ai suoi abusi, di difendere le istituzioni politiche che hanno conquistato. Incapaci di quella generosa disperazione che spinge alla rivolta anche quando le forze contrarie sono superiori. Essi amano troppo calcolare il pro e il contro e si rassegnano troppo facilmente alla loro sorte.


Al secolo XVI° gli Italiani avrebbero avuto bisogno di una dozzina di Hampden.

Hampden era un gentiluomo inglese della Contea di Burkingham serio, moderato, prudente, sereno, affabile, rispettato da tutti. Quando, nel 1636, si trattó di ripartire le tasse, i magistrati della Contea non vo-