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ATTO UNICO - SCENA II. 167


Ci dà noia l’estate, perchè mesto si ha il cuore.
Si vorrebbe la notte, tutta gelo e squallore.
Nè ai poverelli erranti si pensa, di cui l’orme
Non precede un buon angelo. Vedi! vedi! già dorme!
Misero! è abituato così!... Ma questa pace,
Questi olezzi innondanti la natura che tace,
Questo fanciul che dorme... questa orribile calma!...
Come il cuore mi batte! Che tempesta ho nell’alma!...
Son pazza.

(guardando più da vicino Zanetto)

Ahimè! somiglia al mio sposo ideale!

(scontendo Zanella)

Orsù vi risvegliate, l’aria fredda fa male.


ZANETTO

(svegliandosi e guardando Silvia, stupito, e ammirando)

Una fata! una fata! non fu dunque illusione!
Il mio sogno era tutto una bianca visione.


SILVIA

Che!... Fu un raggio di stella in mezzo alla foresta.


ZANETTO

No, la mia visione, la mia visione, è questa!...
Giacchè parmi conoscere anche la vostra voce:
Ebbi di voi nel sonno il fascino precoce...