Pagina:Fiabe e leggende Emilio Praga.djvu/69

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i tre amanti di bella 65


Ciò mi bastava! adesso... i miei versi morranno!
— No, perdio! finchè io vivo vivranno e ben vivranno!
Senti, Steno, ho molto oro; noi siam vecchi all’usanza
Di mettere in comune penuria ed abbondanza;
Ci rifarem la cara gioventù di Bologna...
Tu ti sei rovinato, non averne vergogna.
Sì, rovinalo fino all’inedia, o poeta,
Per seguir di cotesta tua fatua cometa
Il corso fra le stelle che le girano intorno;
La cometa si è scelto un astro in Capricorno...
Disperarci per questo? Eh son tante le stelle,
Che per una è da ciuco il perderci la pelle...
Ma, a proposito, diavolo! una or io ne scordava... —
Steno senza far motto l’amico seguitava.
— Volgiamo a manca.
 
                                   — Dove mi conduci?
                                                                 — A un negozio
Cui ti potrai rivolgere ne’ tuoi momenti d’ozio —



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