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2 | TRATTATO |
cavallo in disperatione, & per il dispiacere, che’l sente s’induce à fare in contrario, & tormentandolo longamente, li dormenta in modo la parte offesa, ch’esso sforza la mano, tiresi pur quanto si vuole, & fra gli altri difetti divien sfrenato. Ma quando si troverà un simil caso, il meglio, che si possa fare sarà non contrastare ove non è la forza; ma darli la mano, & la fatica piacevole; non havendo la sciocca credenza, c’hanno coloro, che credono, che la briglia habbia proprietà di far buone gambe, piedi, & schiena, li quali vivono grandemente ingannati.
Come ha da essere il fesso della bocca del cavallo per star bene. Cap II.
L fesso della bocca del cavallo vuole essere più presto grande che picciolo, non però smisurato, ma honesto; che cosi essendo potrasegli meglio accommodare quale imboccatura vorrà, & à tal fesso si userà briglia honesta, così d’altezza d’occhio, come di prese; la quale mostrerò minutamente più avanti, come dee essere.
Quando il cavallo ha il fesso grande. Cap. III.
Avendo il cavallo il fesso grande, bisogna avertire di farli briglia, ch’habbia più d’una presa, & di più ancho secondo, che haverà il fesso smisurato; ma prima usar briglie di due prese, come sono due filze di pater nostri, ò doppie spolette, overo stroppa doppia di prese, & simile; le quali habbiano due prese. Et non potendosi empire con due prese quel gran fesso, bisogna mettervene tre; & occorrendo mettere la briglia aperta, in qual caso fa bisogno il chiappone di due prese, & non bastando due, giungergli la terza. Ne si meravigli alcuno se fra tutte le sudette briglie non faccio mentione di balotte, ne di rotelle, ne d’altro, che si potesse, ò dovesse usare; perche mi riserbo à parlarne minutamente nel capitolo della gengiva. Et per hora basta haver detto, come l’huomo s’habbia à servire in questo modo di prese per aiuto del fesso; avertendo, che dette briglie habbiano il suo dover dell’occhio; acciò non trabocchino, che havendo cosi il fesso facilmente se gli volgerebbe in bocca la briglia, essendo bassa d’occhio più di quello che doverebbe; il che saria di tanto maggior danno, ogni volta, che havesse più d’una presa; però, che quella presa di sopra sforzarebbe il cavallo ad aprire la bocca, volendo esso fuggire quella passione, che li darebbe nella parte si sopra nella gengiva; la qual cosa in lui non solo è bruttissima da vedere, ma di più anchora à suo modo non si può reggere, che sia bene. Et li difetti, che causerebbe traboccando sono molti; li quali ragionandone poi farò conoscere. Si dee ancho avertire, che essendo la briglia troppo alta di occhio per rispetto delle prese, il più delle volte è difficile à fare, che’l barbocciale batta al suo segno, il che più avanti