Pagina:Filippo da Siena - Gli Assempri.djvu/183

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te n’udii da altri frati degni di fede e’ quali viddero le sopradette cose, in fra quali ce n’ebbe uno grandissimo servo di Dio, che più volte l’udi a confessione generalmente di ciò ch’egli aveva mai fatto. Et udendo leggiare le sopra dette cose m’affermò e’ ogni cosa era vero come è scritto.


D’uno religioso el quale per la sua mala vita fu molto minacciato da uno spirito, che era addosso a una giovana.1

CAP. 42°


Fue un uomo, el quale avenga che per abito paresse religioso, non dimeno per vita e per costumi e per operazioni era diavolo. Questo misero era disonesto in ogni gattività abbominevole, costui aveva si brutte parole in bocca e massimamente contra Dio e contra

  1. Che spirito fosse non so capire. Un diavolo no certo, perchè non urlava nè sgraffiava come fanno le ragazze indemoniate, e si divertiva a far de’ predicozzi a’ frati sguaiati. Penso fosse una lucida magnetizzata, o qualche spiritello bisavolo di quelli resuscitati dal Sig. Allan-Kardek, con tanta gloria del buon senso del secolo XIX!!