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Pagina:Filippo da Siena - Gli Assempri.djvu/255

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di d’ogni pericolo che ci potesse avenire. Sicchè se tu se’ contento e vuogli promettare d’osservare queste cose che io t’ho dette, ora t’avede; però che mai più el debbito non ti rendarò, nė mai più dormirò in quel letto che tu. Sicchè di queste cose abbi termine di qui a domattina detta la messa, et allora mi rispondarai determinatamente de la tua intenzione e dell’animo tuo. Ma tanto ti dico, che a te per quel che tu hai fatto al demonio, ti convien vivare molto cristianamente, e guardati molto da ogni offesa di Dio, però che se ’l dimonio ti cogliarà n’e’ mica in piega![1] egli ti pericolarà. Poi ogni cosa fecero come la donna aveva detto. Poi la mattina seguente udita la messa, presente el sacerdote, l’uno liberò l’altro pienamente, e così rimasero in piena concordia. E la fanciulla medesima si botò di mantenere perfetta virginità a reverenzia di Dio e de la Vergine Maria. E poi si tornaro a casa con molta pace e buona concordia. Poi compito ’l tempo nel quale aveva avuto e’ denari in presta dal demonio, el demonio gli apparbe e disseli, che voleva e’ suoi denari. Allora el padre de la fanciulla disse,


  1. Su questo oscuro passo V. lo Spoglio Piega.