Pagina:Filippo da Siena - Gli Assempri.djvu/42

Da Wikisource.
10

essendo el fanciullo nell’affanno de la morte, si volse all’avolo suo, e chiamollo per nome, e disse: ed è venuta la Vergine Maria. Allora l’avolo suo gli disse: dimandala quando tu sarai liberato. Allora el fanciullo si volse senza dir nessuna cosa, e mirò affitto a modo che mirasse alcuna persona, e poi si rivolse verso l‘avolo e disse: dice la Vergine Maria ch‘io sarò liberato a terza. Allora. l’avolò suo cominciò a piangere, e disse: oimè! figliuol mio, ch’ella dice ’l vero. E doppo queste parole, vedendo la madre che terza s’approssimava, e ’l fanciullo continuamente agravava, mandò subbitamente una donna a la bottega del padre del fanciullo, che venisse a vedere ‘l figliuolo prima che morisse; et andando la donna, trovò al padre a la bottega, e con lui un mercatante forestiero che gli aveva venduto coiame: e dicendoli che venisse a vedere al figliuolo prima che morisse; et in presenzia di quel mercatante, disse al padre le parole che ’l fanciullo aveva dette da la Vergine Maria. Allora el detto mercatante li venne grandissima volontà di vedere al detto fanciullo; unde pregò el padre del fanciullo che ’l menasse con seco, che ’l voleva vedere. Et andando, e stando el mercatante ritto appiei el lettuccio dov’era ’l fanciullo, e miravalo in viso. Allora ’l