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Pagina:Filippo da Siena - Gli Assempri.djvu/54

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Santo Antonio non potendo sostenere che Dio nel nome suo fusse tanto ingiuriato, che ella andasse a la chiesa a mostrare a Dio la figura del suo nemico, cioè come fanno molte misere che vanno a la chiesa ne la casa di Dio, e guastano del volto loro la figura di Dio, e fannovi su quella del diavolo; et alle il diavolo tanto accecate, che credono che Dio non se n’avvegga e che non conosca el diavolo dagli angeli e veramente spose so’ de le dimonia, e co’ le dimonia saranno collocate, se non s’amendaranno. La sopradetta misera subbito che s’accostò el liscio a le gote sentì uno ’ncendio di fuoco mortale, el quale l’arse e le consumò sì le carni del volto, che in quattro dì ch’ella visse tutte l’ossa de le gote si vede vano schiarite; e diventò tanto scura e orribile, che chiunque la vedeva stupidiva. E così Santo Antonio vendicò la ’ngiuria ch’ella voleva fare a Dio nel nome suo.

D’un altra che crepó ne’ vestimenti.


Fue ne la città di Siena una giovana, poco tempo innanzi a questa sopradetta, la quale la madre sua avendola maritata, e volendonela mandare a marito, acciòche ella paresse più bella e scarca, le fece una robba tanto