Pagina:Fillia - L'ultimo sentimentale, 1927.djvu/52

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tutta l’arte à raggiunto una base ambientale moderna ed il soggetto è legato direttamente alla vita, mi sembra utile ed eroico tentare nuovi slanci».

— «È giusto, giustissimo: io non nego il pensiero, nego la forma. Quando sorse la rivoluzione futurista, l’arte allora esistente aveva già esaurito la sua funzione — ecco dunque la possibilità di sforzare i limiti della comprensione. Ma ora l’arte e una corrispondenza sana e giovane dello spirito, non à nulla d’inutile o di superato — nessuno ti seguirà oltre i confini logici del tempo e tu sciupi delle qualità in lotte polemiche, mentre potresti dare delle opere di una solidità maschia e produttiva».

— «Non posso dominare la mia sete di velocità».

— «La velocità esiste in quanto sono controllate tutte le armonie e le forze che la generano. Io, più di te, sento l’amore e la bellezza della brevità incisiva, della magrezza dimostrativa e della nervosità d’espressione — ma so anche che, disponendo queste forze senza collegarle, ottengo degli elementi anatomici, freddi, interessantissimi come composizione, ma privi di vita. Ecco dunque la superiorità dell’artista che possedendo i mezzi necessari per creare il suo lavoro, li adatta al momento spirituale dell’ambiente, armonizzandolo con esso. E non per questo si limitano i valori originali e personali: si riesce invece a imporli più rapidamente».

— «Finitela dunque!» — esclamò Sona ridendo — «iniziate al mattino le discussioni artistiche e non ve ne stancate mai. Guardate invece il vestito