Pagina:Fior di Sardegna (Racconti).djvu/150

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di lei, le afferrò una mano e la condusse nel mezzo della camera, dicendo con voce concitata!

— No, non andartene, Lara, non puoi andartene! Dove vuoi andartene, ora che sei risuscitata? Oh, lo sapevo che dovevi tornare a me, Lara mia adorata! Ti aspettavo da sette anni, Lara, e ora che sei tornata, no, non ti lascerò più sfuggire....

Lara lo guardò trasognata, e gridò scuotendolo:

— Ma sei pazzo dunque, Marco Ferrà?...


XXXI.


— No, non sono pazzo! — risposagli pigliandole l’altra mano anche e stringendogliele entrambe fortemente. — Non sono pazzo. Lara, o se sono pazzo, sono pazzo di amore... Perchè ti amo, Lara, vedi, ti amo da più di un anno, dal giorno che mi accorsi che rassomigliavi perfettamente alla morta. Non so ciò che è accaduto in me d’allora in poi: qualche grande rivoluzione che mi riaccese il sangue nelle vene e ridonò il sorriso della vita alla mia mente e al mio cuore atrofizzati dal dolore.

«Più di una volta, nelle mie ore più cupe di disperazione e di sconforto, una voce misteriosa, la voce cara e adorata della morta, la tua voce, o Lara, mi confortò e mi disse: — Non piangere! Io ritornerò a te, alle tue braccia di fuoco, all’amor tuo! — E fidente in quella voce attesi, uno, due, sette anni! Nel mentre il mio cuore, il mio sangue dormivano, la passione ardente, pazza, che avevo nutrito per Lara, restava latente, assopita anch’essa in fondo alla mia anima, pronta però a risuscitare sempre grande e infuocata, insieme a Lara che dormiva e che non era morta, che non poteva esser morta... Essa è risuscitata da più di un anno, con lo stesso nome, la stessa età, lo stesso viso, la stessa voce. Sei tu, sei tu, tu sentimi, sei tu che finalmente ho ritrovato, che un momento fa ti vedevo andare e venire in questa camera, ove abbiamo trascorso tanti giorni felici, ti ricordi? ove ricomincerà la nostra felicità per non finire mai più! Lara. Sei sempre la stessa; bella, bianca, i grandi occhi pensosi e il vestito trasparente! Perchè hai tardato tanto a ritornare? Mi trovi un po’ vecchio, non è vero? Ma se tu sapessi come ho sofferto! Che... anni! che lunghi anni di