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110 Firenze sotterranea


Costui era nato nel Ghetto. Sua madre (come ve ne ha tante tra la popolazione dissoluta, corrotta, scellerata, che vive tra quelle macerie, sotto quegli arcacci diruti, nel casale più fosco e più lurido, che possa vedersi in una città d’Europa) da bambino lo mandava per pretesto a bottega, ma — Indùstriati.... - le diceva quella buona madre.... - cerca di fare! guarda se ti riesce portar a casa qualche coserella. —

Il bambino, seguendo i precetti della donna iniqua, rubò una, due, tre volte: fu scoperto, punito. Abbiamo due specie di maternità: quella della madre, eroica, che succhia la ferita del bambino, e muore in un tale slancio di sacrifizio: abbiamo la madre, che dà a’ figliuoli il latte del suo seno, il sangue del suo cuore: la donna santa, eroica, che tutti adoriamo, la più divina immagine dell’amore sulla terra.... Abbiamo poi le madri, che commettono il più atroce degli infanticidii: uccidono le anime de’loro piccini: uccidono in essi l’innocenza, che è la luce degli anni primi, l’onore, che è il faro di tutta la vita!

Il bambino Ron.... diventò ladro per gl’insegnamenti di sua madre; fu ladro da adolescente: quindi capo di una brigata di ladri. Nel suo ultimo interrogatorio, prima di esser condannato alla ga-