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Firenze sotterranea 151

pace di delitti. Ha un figliuolo ora in prigione, imputato di omicidio. G..., l’amico del vecchio ladro di mare, era nato da buona famiglia di negozianti, che lo scacciarono per condotta scioperata.

Ecco il delitto che i due amici, ora ospiti del Ghetto, commisero insieme.

Presso i Bagni di Lucca viveva un impiegato, pensionato dal Governo Toscano.

Costui avea una bellissima figliuola, promessa sposa ad un giovane sarto. G.... s’innamora della ragazza: è corrisposto: la rapisce con l’aiuto del suo amico: la porta a Pisa.

Finiti i quattrini, l’amante e l’amico si recano di nuovo presso i Bagni di Lucca.

Là, di notte, entrarono nella casa, ove dimoravano i genitori della ragazza: li scannarono: presero i denari che avevano, e tornarono a Pisa. Scoperti, il ladro L..., oggi novantenne, tradì l’amico, confessò tutto.

Furon condannati a vent’anni di galera: la ragazza tornata a stare con una zia morì poco tempo dopo dal dolore.

Uscirono ambedue di galera, prima d’aver scontata la pena.