Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
26 | Firenze sotterranea |
dendo, e acconciando il volto a innocenza. — Là.... —
Entrammo per una buca, che figurava il vano di una porta.
Ci trovammo in una specie di stambugio, la cui tettoia andava sempre inclinando sino a che, a un certo punto, si alzava appena un mezzo metro sull’impiantito.
Stesa sur un pagliericcio era una donna giovane, di una bellezza gracile, e presso che cancellata chi sa da quali eccessi e quali dolori. Non avea altra coperta che i suoi vestitucci sbrendo-