Pagina:FirenzeartigianaDelLungo.djvu/37

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nella storia e in dante 29

NELLA STORIA E IN DANTE 29 chiesa donde Dio, e la torre palagio d’Arte donde il Popolo, sovrastavano alla vita cittadina, - in queste due moli repubblicane, si accolgono e la storia di quelle Arti possenti e le più popolari memorie della libertà di Firenze: e attratta appunto da queste memorie e da quella storia, qui si è innovata, nell’intelletto d’amore non del solo popolo fiorentino ma italiano, la poesia evocatrice ammonitrice, del suo Poeta. San Michele in Orto, - l’antica residenza dei placiti curiali, poi loggia di convegni mercantili, emporio alle vettovaglie, ufficio alla carità cittadina che i Capitani d’Orsanmichele distribuivano tra i poveri con pietà di fratelli, - è, chi rivalichi dalle età grosse alle pure, è sempre l’oratorio artigiano, da’ cui pilastri i Santi di ciascun’Arte patroni ripetono al popolo lavoratore, infusa ne’ bronzi del Ghiberti, del Verrocchio, di Donatello, la parola degli avi immortale; e la festa di Sant’Anna liberatrice rende