Pagina:FirenzeartigianaDelLungo.djvu/57

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nella storia e in dante 47

Ha >, cioè pieni di botteghe opportune ai bisogni della vita. Tale era la Firenze che la borghesia guelfa, di cui vi riferisco te- stuali parole 15 ), la borghesia guelfa dei tempi di Dante ' si compiaceva d' esser venuta formando, pur di fra il cozzo delle fazioni sinistro, da cent'anni in poi : da quando, intorno a Santo Spirito in Casel- lina oltrarno, campi e orti s'erano tra- mutati in vie fiancheggiate di fondachi e palagi ; e nel sesto di Por San Piero le vec- chie torri che erano state dei conti Guidi, da arnesi che avrebber voluto essere di guerra, dovevano adattarsi ad accogliere pur botteghe e fondachi ; e ne' sestieri della città botteghe e fondachi formavano delle massime fra le Arti maggiori i cosid- detti « conventi » , vocabolo che di religioso addiveniva artigiano senza deviare dal con- cetto evangelico 16 ), « buona e gioconda cosa essere che insieme convengano i fra- telli in gagliarda unità » . Di mezzo a quei