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Pagina:FirenzeartigianaDelLungo.djvu/59

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nella storia e in dante 49

dalla torre di Giotto diffondendo le voci della preghiera, della carità, dell'umano dolore ; con la cupola del Brunellesco in- coronando la speranza e la fede. 17 ) E tutto era bellezza. Il « chericato » dei dotti, come chi dicesse oggi 1' aristocrazia del pensiero, numerato drappello « con- tento ne' pensier contemplativi > l8 ), la- sciava che il « laicato » degli operanti la vita attiva attraesse e si appropriasse tutte, e d'inizio suo, con le virtù del sen- timento, le industrie dell'ingegno elabo- ratore del vero naturale, che è di per sé anche il bello. Solo in Leon Batista Al- berti, ingegno mirabilmente universale, l'arte si disposò alla dottrina: e di quei « laici » possenti, uno solo — ma fu un gi- gante dalle cento poderose braccia, Leo- nardo da Vinci, - dall' attuazione del bello risalì, solitario precursore, alle ragioni filosofiche di questo. Innanzi e accanto e appresso a lui furono legione gli attua-