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tempo, la durata della giovinezza della donna — l'ora del crepuscolo femminile non ha una cifra, non viene a scadenza fìssa, non a data determinata.

Poche felicissime sanno protrarla lontano lontano, proprio verso la sera; altre l'incontrano nel punto che ragionevolmente dovrebbe esser quello del meriggio; altre ancora — e son parecchie — vi cadono subito, appena uscite dal periodo breve di gioventti beata. Decadenza precoce, che suppone sempre un passato avvizzito dalle lagrime o bruciato dalla passione, sovente sciupato da questa e da quelle insieme: fiamme e brina gelide: ma arsura sempre.

E così — tanto per quelle che hanno troppo pianto come per quelle che hanno troppo amato è la fine precoce — il principio della fine, almeno: le guance senza rose, ormai, gli occhi stanchi, come velati dalla luce troppo intensa dei ricordi fulgidi, le labbra pallide un pò vizze, e all'angolo delle labbra, e all'angolo degli occhi, verso le tempia delicate, le brevi, sottilissime rughe percettibili appena ancora ma presenti e inesorabili.

Questi tramonti precoci hanno qualcosa di tragico ma non è detto che essi rileghino implacabilmente una donna oltre le soglie del