Pagina:Flavia Steno - Cosi mi pare.djvu/141

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è uscita dal suo tirocinio di vita ed entra nella vita vera armata di tutte le sue seduzioni, di tutti i suoi fascini, addestrati dalla consapevolezza acquisita ad armi formidabili di conquista. Se un sentimento ella susciterà, adesso, sarà non più la tenerezza ma la passione; se una fiamma accenderà, sarà non quella che riscalda ma quella che consuma.

Dai trenta ai quarant’anni non è ancora possibile parlare di crepuscolo; la donna è nella pienezza del suo meriggio e questo meriggio può prolungarsi fin oltre il capo della quarantina senza nulla perdere del suo fascino. Il consiglio dato prima serve anche qui; accontentatevi d'essere, in questo caso, una piacentissima donna di quarant’anni senza pretendere di dimostrarne trenta. Al più, sorvegliate il vostro corpo per metterlo in condizione di lottare il più a lungo e il più vantaggiosamente possibile contro le stimmate della decadenza che i quarant’anni imprimono quasi sempre.

Le norme estetiche, qui, si fondono con quelle igieniche: un regime severo; molto esercizio di moto per combattere la tendenza a ingrassare; una reazione costante contro quell’istintiva stanchezza che degenererebbe facilmente in trascuratezza, in abbandono, in laisser aller.