Pagina:Flavia Steno - Cosi mi pare.djvu/250

Da Wikisource.

243

stessa curiosità osservatrice che non mi lascia mai delusioni.

Città? A volte, meno: una strada di villaggio; a volte assai di più: una grande stazione internazionale. Qua, è la provincia colle vie acciottolate dove, dopo una giornata di pioggia, Perba spunta tra i sassi, colla lunga teoria di portici irregolari, neri, serbanti gelosamente, fin che una raffica di vento non vi corra dentro a spazzarle via, le esalazioni composte e complesse dei negozi che vi si aprono: P odore sano e vellutato del pane caldo, quello acuto ed eccitante delle spezie e delle droghe, quello soffocante di farmacia, quello nauseante del sangue dei macelli ed il puzzo dei formaggi, dei cuoi, delle cotonine oliate e il profumo caldo delle pasticcerie e quello deliziosamente snervante delle profumerie ~ una gamma di sensazioni olfattive possenti per la memoria e per il ricordo quanto e più della visione; — la provincia, colla vita vissuta in istrada, sulle porte dei negozi, sulla soglia della casa, in un verboso scambio di sensazioni, d idee, di commenti che potrebbe costituire una specie di Acta Diurna per la storia avvenire della città.

Altrove è la stazione climatica cosmopolita: un paesaggio fin troppo pittorico, troppo