Pagina:Flavia Steno - Cosi mi pare.djvu/64

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Procreare non è un obbligo, ma consacrare tutte le forze del nostro essere e tutte le energie del nostro spirito alla felicità della piccola vita chiamata dal nostro istinto, dai nostri sensi, dal sentimento nostro, sì; codesta piccola vita ha, rispetto a noi, tutti i diritti; rispetto a lei noi non abbiamo che dei doveri gravi e delle responsabilità enormi; essa può pretendere la salute, l'equilibrio, la bellezza, l'ingegno, tutti i doni che nella vita costituiscono le condizioni indispensabili di felicità e di vittoria; noi non possiamo garantirgliene alcuno ma appunto per questo dobbiamo tendere con tutte le nostre energie e con tutta la nostra volontà a conquistarglieli tutti.

Un giorno, quando l'avremo accompagnata per un buon tratto del cammino coscienziosamente, armandola per la lotta, illuminandola per le insidie, le parti invertiranno: quello ch’era il diritto della sua debolezza diventerà il dovere della sua forza, dovere di rispetto, di gratitudine, di affetto verso di noi, non per quello che noi avremo fatto chiamandola a vivere, ma per l'assistenza incessante e per l'amorosa cura e pel sacrifìcio a volte amarissimo col quale avremo pagato la nostra responsabilità.