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ghiaccio sul petto pieno d'amore e di dolor mortale.

«Perché» susurrò poi ch'egli tacque «perché non vi ho riveduto prima?» E subito si pentì di queste parole, si voltò a guardare il mare in silenzio. Ed ecco non tanto lontano i correnti chiarori argentei, le testine bionde e brune delle Nereidi. Màlgari credette ravvisar la sua, la sola che si voltasse a guardar il bastimento; credette incontrare e intendere quello sguardo. «Mi suoni» diss'ella subito al giovane «mi suoni il canto del vecchio poeta».



Il giovane andò e tolse il suo strumento, un violino italiano. « Grazie » disse Màlgari al suo ritorno. «Aspetti, non voglio esser veduta se mi cercano.» Sedette fra il cannone di prora e il parapetto della nave. Lo strumento suonò, con tutta l'anima sua di patriota, di artista, e di amante, una musica sublime. I delfini innamorati seguivano la nave, i