Pagina:Folengo, Teofilo – Opere italiane, Vol. III, 1914 – BEIC 1822407.djvu/182

Da Wikisource.

a ciò tra gente altèra e troppo arguta,
140che, seminando errori, errori miete,
scusa non sia di non mi aver veduta.
Tu, Caritá, tu, Pace, v’accingete
al venir meco in tanta nuova impresa;
anzi voi, sore, tutte soccorrete.
145Andiamo insieme ad una gran contesa.
Ver è che il tuo rigor, Giustizia, voglio,
finché onorata palma mi fia resa,
si stia frattanto chiuso in qualche scoglio.