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200 caos del triperuno


ed anco è audace sí, ch’assai vicina [Teologia.]
sovente a Dio poggiando si ritrova
e vede lui d’una persona e trina.
Costei l’altezza di natura prova, [Fisica]
distingue, insegna in argomenti fermi, [Logica]
ma sopra lei sol contemplar le giova, [Metafisica.]
ché sa quanto sian debil ed inermi
gli sensi umani e la divina altura,
non che i ragionamenti ottusi e ’nfermi.
Costei la terra, il mar, il ciel misura, [Geometria]
nómera le cagion di piogge e venti [Aritmetica]
con l’osservar di stelle ogni mistura. [Astrologia]
Costei qua giú gli armonici concenti [Musica.]
seppe cavar su dal soave moto,
per levamento de l’afflitte genti.
Costei, de’ spirti con vigor, l’ignoto [Magia.]
cognito fa, li quali sotto l’etra
pendon ne l’aere piú dal ciel rimoto.
Costei sa le virtú d’ogni erba e pietra, [Medicina]
orando persuade il giusto e il torto, [Arte oratoria]
e canta e’ gesti altrui ne l’aurea cetra. [Poesia]
Senza costei non è stabil conforto [Filosofia morale.]
di questo mare al travagliato corso:
da lei tu sempre avrai securo porto.
Ed io con lei ti mostrarò quell’Orso [Sotto metafora del navigar sotto tramontana parla di Camillo e suo figliuolo Paolo di casa Orsina.]
con l’Orsatino suo, che sian tuo guida
per ogni spiaggia e periglioso dorso.
Non sará vento mai che ti divida,
stanne sicuro, dal governo loro,
che la sua luce altéra nol conquida.
Quel di Vinegia sommo concistoro
muove sotto costei lo gran stendardo
e pose in man de l’Orso il leon d’oro:
Orso non men di senso che di guardo, [Arte militare.]
pronto a le imprese, liberal e schietto,
veloce al perdonar, a l'onte tardo. —