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242 iii - scritti vari dal 1799 al 1802


e pugnali, che di errori, di fiamme, di sangue per millecinquecento anni contristarono il globo. E, vendendo il cielo, comprò, spartí e fe’ tributaria la terra; e la dissensione, il tradimento, l’avarizia, tutte sue furie, piú che le altre nazioni la misera Italia straziarono e la innondavano d’armi barbariche, non pure in aiuto del sacerdozio e de’ suoi partigiani, ma sovente dai loro stessi avversari invocate; onde nel decimoterzo secolo il gran padre Allighieri e quegli esuli magnanimi, vagando ravvolti nella maestá delle loro disavventure, commetteano la patria alla spada degl’imperadori germanici, poich’altra via non restava a sottrarla alla tirannide fraudolenta de’ papi. Tua mercé intanto, o liberatore, la Chiesa a’ suoi principi rinasce, e tu dai templi della repubblica cisalpina la mitra disgiungi dalla corona, e i sacerdoti riconduci alla pia vita dell’Evangelo, per cui, come Socrate e i filosofi dell’antichitá, le morali virtú, la benevolenza e la pace istilleranno nel cuore de’ cittadini. Né ignudi saranno o spregiati, ma né opulenti ad un tempo né oziosi: e, poiché l’Uomo-Dio alle terrene leggi obbediva, alle terrene leggi i suoi discepoli obbediranno; leggi universali ed inesorabili, scudo e premio a tutte le virtú e scure a tutti i delitti. Non si compiace il Padre degli uomini del fumo di umani olocausti né di voti violenti: deporranno quindi le inquisizioni, i supplizi e le male arti, con cui per venalitá e per orgoglio i preti cattolici tutti que’ mortali gran tempo perseguitarono, che in diverse are e con preci diverse, ma con puro animo, il Padre degli uomini veneravano. I cieli mandano alle nazioni quei grandi e benefici cittadini, a’ quali la riconoscenza de’ contemporanei erge statue e mausolei, e la devozione de’ nepoti cantici ed altari consacra. Raggio sono della mente di Dio ottimo massimo; onde i Minossi, i Maometti e gli Odini divino culto ottenevano e popolari supplicazioni. Non vorranno dunque i sacerdoti tôrci dal cuore la religione, che co’ tuoi benefici tu per te ne ispirasti, né turbare le adorazioni e le feste solenni che noi dovremo un giorno a quegli eroi, i quali col valore e con l’intelletto costumata e possente avran fatta questa repubblica.