Vai al contenuto

Pagina:Foscolo, Ugo – Prose, Vol. II, 1913 – BEIC 1823663.djvu/118

Da Wikisource.
112 notizia bibliografica


Fu chi disse che il libro tende unicamente a insinuare negl’italiani la passione dell’indipendenza, l’abborrimento a qualunque dominazione straniera e il disprezzo d’ogni setta religiosa, letteraria e politica, le quali, lacerando l’Italia, la lasciano a beneplacito del piú forte: però le massime di politica sono artificiosamente ravviluppate in un libretto d’amore, affinché penetrassero fino al cuore de’ giovani e delle donne. Altri stima che siccome il Werther rappresenta il suicidio quasi malattia crescente, incurabile di certi individui; cosí l’Ortis intenda di raccomandarlo quasi rimedio di certi tempi, come se il troppo terror della morte avvezzasse i mortali a comperarsi la vita a prezzo d’infelicissima servitú. La insistenza ne’ ragionamenti sul suicidio, e l’ardire con che ei fin d’allora parlava dell’uomo, che insieme atterrí e fece seco ridicola mezza l’Europa, potrebbero avvalorare le due congetture sovraccennate; e il maggior merito, che il traduttore francese trovi nel suo testo, si è: che «abbia nel silenzio universale snudata. l’anima dell’oppressore comune»[1] . E questa è forse la causa principale del concorso di tanti lettori di varie nazioni, i quali amavano di vedere espressi i loro propri sentimenti ch’essi non avrebbero forse saputo né ardito manifestare. Nondimeno sí fatto merito non è di gran peso per chi esamina il libro come opera letteraria e per chi, oltre al bene che può recare, considera anche il veleno che può instillare appunto negli animi de’ giovinetti e delle fanciulle.

V. Pareri de’ letterati su le «Ultime lettere»

V’è tanta discordia fra’ giudici letterari dell’Ortis[2], che per lo piú gli uni censurano appunto le cose lodate dagli altri. Lo stile, hanno detto i censori, non che bizzarro, è oscuro spesso, e incertissimo e dissonante da sé; alle volte par casereccio, alle volte

  1. Vedi la prefazione del Proscrit par monsieur S***.
  2. In questo, come ne’seguenti paragrafi, le ragioni controverse le abbiamo trasunte dalle prefazioni de’ traduttori, da parecchi giornali letterari e articoli di diverse gazzette italiane e francesi, e principalmente dal Giornale di Padova, 1803; dal Quarterly Review; dal primo numero del Giornale italico di Londra; dal Breve esame delle «Ultime lettere», pubblicato di fresco in Italia e che dicesi estratto dall’Edimburgh Review (giornale che noi non abbiamo veduto); dai Kleine Aufsätze von Luden, pp. i-xiii e pp. 91-129; e da parecchi scritti inediti, come la Lettera al signor Bartoldi, e alcune altre di cui nomineremo gli autori a suo luogo.