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i - frammenti di un romanzo autobiografico 179


Ma gli si leggeva, per altro, e nella fronte e nel portamento «Storie de’ prischi tempi e forti fatti»; onde è naturale che il trottar degli altri cavalli gli abbia ridestato la memoria delle antiche battaglie e il pizzicore di farsi apprezzare. Aggiungi la mia divisa militare, la mia lunga scimitarra e un gran pennacchio che mi ondeggiava sopra il cappello...

Insomma il mio cavallo cominciò prima a corbettare e poi a gareggiare di trotto. Lo dirò? Mi sono in un momento passate dalla testa le care e meste memorie... Io precedeva la cavalleria, arieggiando il valore di Rinaldo, non parlando piú ai colli di Bologna, i quali, ad onta de’ miei saluti patetici, non m’avrebbero mai dato risposta .. Cosí almeno credo.

Perch’io reputo meno degenerata la schiatta de’ cavalli che de’ cavalieri. I nostri eroi, stanchi delle strane avventure, movono guerra, e «vincasi per fortuna o per ingegno», all’opulenza e al piacere, ed offrono in tributo alle Dulcinee una parte della conquista. E qual Venere mai oserebbe appressarsi all’alloro, se non sentisse da lungi l’odore del mirto intrecciato e lo splendore del...

Ma voi, signor generale, m’intendete, senza ch’io vi annoi di piú, e mi credete senza ch’io giuri... Ve’ nondimeno un dubbio insolente: vi sono stati mai degli eroi?... Non vi corrucciate, vi prego: questo sia per non detto.

Un pensiero, per altro, rovescia tutte le riflessioni precedenti, le quali si potrebbe far a meno di leggere. Dico dunque che la cavalleria di quei generosi erranti non ha potuto mai esistere... se non come la sovranitá popolare... Ed eccone la ragione.

Non si legge mai ch’essi avessero dell’oro.

E non so come... non sieno stati cacciati dai castellani, dov’essi albergavano a spese dell’aria. Non v’è dunque oggetto di comparazione fra i paladini e voi, signor generale. — Ma con gli eroi di Plutarco? — Appunto appunto. Se non che la piú gran parte di que’ grand’uomini erano nati ricchi; e voi, che lo sapevate, vi siete arricchito da voi stesso...

Fra tanto e tanto, è vero egualmente.