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iii - frammenti su lucrezio 205


principio dalla religione, e siano le vesti de’ sacerdoti non dissimili da quelle de’ grandi magistrati; e, santificando molti egregi concittadini o nelle scienze, o nelle armi o ne’ costumi, le loro statue ponendo fra i simulacri de’ nostri dèi, e celebrando sontuosamente i loro nomi e le loro solennitá fare a poco a poco dimenticare i nomi de’ Giuseppi e de’ Franceschi, facendo che lo Stato sia l’anima della religione, e che ad ogni gioia o patimento dell’animo il corpo patisca. Sopra di che unico modello ti sia la religione romana, non in quanto a’ dogmi, che piú o meno cangiano negli accidenti e ne’ nomi, ma in quanto al rito. Ed era certamente filosofo Cesare e ben disse nel senato che dopo morte tutto è ignota calma, ed era nondimeno sommo pontefice, il che non gli fu scala alla possanza, e ben cel dice Cicerone ed Orazio. Pure Cicerone, mentre stava per andare [in] esilio, dedica in Campidoglio la statua di Minerva con l’epigrafe: «A Minerva protettrice di Roma»; e l’altro cantava il Carmen seculare alla plebe romana. Né di lieve aiuto saranno a ciò i poeti e gli scrittori. Cosí, a poco a poco, la religione muterá aspetto come uomo nutrito d’altro cibo. Che se mi si opponesse la difficoltá [di] mettere in opera questi cangiamenti, io dico che niente può essere difficile a uno Stato, quando pur voglia; e se i Colonnesi e gli Aragonesi e i Medici poteano avere papa chi volevano, tanto piú gli italiani, quando pur fossero indipendenti, potranno far papa e cardinali chi saprá con questa via provvedere alla patria; e, in quanto a’ popoli, dico, che que’ popoli, che soffrirono il tribunale della inquisizione perché li divertiva con lo spettacolo delle pire, potranno soffrire le riforme che si pasceranno di baccanali. E la religione del mondo ha dipenduto da Costantino, e quella d’Inghilterra da Enrico ottavo. Perché i popoli in tutte le cose, e molto piú nella religione, sono greggia; ma la non si tolga1.

  1. Roma visse tanto tempo, perché il papa era dittatore e i cardinali e l’altra gerarchia erano senato, e perché il dittatore era papa e i senatori erano preti.