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iv - commentari della storia di napoli 219


per lo innanzi aboliti i diritti feudali con questa legge, rinnegata sempre da Macdonald: che, oltre la perdita de’ diritti, presentassero i baroni i titoli di compra de’ boschi e pascoli, presumendosi usurpati colla forza nell’evo medio, e quindi, in mancanza di carte, distribuirsi i beni alle povere famiglie, risarcimento della lunga tirannide. Inoltre le liti pendenti fra baroni e sudditi decidersi in favore di questi; perocché grande ragione ed ultima necessitá conducono l’oppresso ad irritare con le accuse il padrone potente. Molti legislatori, benché possessori di feudi, giudicano dover approvare la legge; ma altri, considerato il potere dell’abitudine ne’ popoli, e la riverenza per gli antichi padroni, e il danno della repubblica nell’inimicizia de’ baroni, a cui si lasciava la vita per vendicare le tolte sostanze, chiamarono inopportuna la legge, ed ottima soltanto quando fosse ferma la repubblica. Doria e gli altri due parlarono in questa sentenza, per cui fu giurata pubblicamente nella Sala patriottica la loro morte, se non venivan deposti; e il presidente Salfi mandò una deputazione ad accusarli al Corpo legislativo, dichiarando non sciogliersi l’adunanza fino al ritorno1 degli oratori. Partivano i rappresentanti, quando s’intima loro da parte della Societá di riadunarsi. Si accusano i tre. Oltre la contraddizione alla legge per proprio interesse e de’ parenti, tenere corrispondenze e trame in Sicilia. Bruno fra gli altri; e si mostra una lettera intercetta alla posta come delitto evidente. Conteneva la schietta descrizione delle cose. Doria, codardo per ministro di marina, avere chiesto passaporto per Genova, e abbandonare la carica e la repubblica ingratamente ne’ frangenti. Conchiusero: al tribunale i tre ed a giudicio, secondo le leggi; a Doria non il passaporto, bensi dimissione, e, se conveniva morire, morisse con tutti. L’accusa si discusse, dicesi, a lungo per far venire guardia nazionale e ribattere la violenza; ma i tre accusati con moderazione rinunziano alle cariche ed abbracciano l’accusatore

  1. Qui cessa la copia e ricomincia l’autografo, che va sino al termine de! frammento [Ed.].