Pagina:Foscolo, Ugo – Prose, Vol. II, 1913 – BEIC 1823663.djvu/292

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286 vi - commento alla «chioma di berenice»


di crudeltá, le quali sono, dati que’ casi, di alta sapienza politica. Mosè voleva assuefare gli ebrei a rispettare se stessi, odiando e spregiando tutto il genere umano; gli astrinse quindi a vivere nel deserto, accattando la vita col ferro e col fuoco; e nel deserto scrisse gli statuti criminali e le leggi mandate da Dio; nel deserto, lontano dalle orme di tutti i viventi, fondò i fasti, la teologia e la politica di quel popolo. Anzi, perché non restasse vestigio de’ costumi e delle religioni egizie, egli fece spendere quaranta anni pel viaggio di pochi mesi, acciocché morissero tutti quelli che erano stati infetti degli stranieri istituti, ed entrassero ne’ nuovi regni i soli giovani, nati nel deserto ed educati ferocemente. Il che avvenne.

Stringo, e dico che tutte queste congetture, sebbene nulla ciascuna per sé, coacervate, mi sembrano di alcun peso per stabilire: 1° che Diana Trivia abbia questo nome per le prime adorazioni de’ mortali a questo nume della caccia, primo stato dell’umanitá; 2° che, moltiplicandosi le idee e le necessitá de’ popoli, si moltiplicarono gli attributi del dio cacciatore. Gli uomini dotti possono con questi indizi andare piú oltre nello studio della storia del genere umano. Per me poco ho detto, di moltissimo che avrei potuto dire: ma né io scrivo trattati, né stimo in fatto di erudizione grande merito il diffondersi, bensí il contenersi.