Vai al contenuto

Pagina:Foscolo, Ugo – Prose, Vol. II, 1913 – BEIC 1823663.djvu/77

Da Wikisource.

varianti 71

p. 294, l. 29 sgg., Z e L, dall’evento. Non mi rispondevano; ed erano forse convinti, non giá persuasi, e soggiunsi

»»Z e L, Invece di

»l. 31, Z e L, imbecillitá. Da che, a dir vero, noi stessi, noi, devoti della virtú, siamo pure imbecilli! Sono

»l. 33, Z e L, a’ delitti de’tristi, né alla pusillanimitá degli uomini buoni

p. 295, l. 2, Z e L, sospiro. — Ma chi non ha poi da

»l. 3, M, non ha poi da assottigliar tanto su l’onore

»l. 5, M, volete avere voi soli il diritto alla virtú.

»1. io, Z e L, ragione, pur si studiava di far mutare discorso. Ma la visiera era alzata; e come poteva io piú tacere? Ben ora ne sento rimorso. Gli occhi delli sposi erano fitti a terra, e la loro anima fu anch’essa atterrata

»l. 14-15, Z e L, è spettacolo

»l. 15, Z e L, E sono

»l. 18, Z e L, or non sarei, or non sarei

»l. 23, Z e L, Ardi di

»l. 25, Z e L, Ma pazzo! tu t’affliggi perchè non trovi

»l. 27 sgg., Z e L, nome, o necessitá, che si muta con le passioni e le circostanze, o prepotenza di natura in alcuni pochi individui, i quali, essendo generosi e pietosi per indole, sono obbligati a guerra perpetua contro l’universalitá de’ mortali. E bastasse! Ma guai, allorché, volere e non volere, denno pure aprir gli occhi alla luce funerea del disinganno!

»l. 30, Z e L, chi mi

»l. 32, M, che hanno con me

»l. 31, Z e L, crudeltá

p. 296, l. 4, Z e L, imparziale. La natura? Ma, se ne ha fatti quali pur siamo, non è forse matrigna? Si

»l. 10, M, a quest’anima infastidita

»l. 11, Z e L, Se dianzi mi stendeva»   !. 12, Z e L, davvero, quelle due persone

»l. 17, Z e L, raggiava da’

»l. 19, Z e L, pieno di vita

»l. 20, Z e L, vivere

»l. 25, Z e L, aveva raccattato su per le balze

»l. 26, Z e L, dove me le abbia riposte.

»l. 30, M, stracciato

»l. 32, M, con la piú bella disposizione del mondo

»1 - 33, Z e L, tre o quattro periodi. Mi assumo

p. 297, 1. 1-2, spesso mattina e sera

»l. 3, fatica. Se non che t’ho giá detto che lo scrívere libri la è cosa da piú e da meno delle mie forze; aggiungi lo stato dell’animo mio,