Pagina:Foscolo, Ugo – Prose, Vol. III, 1920 – BEIC 1824364.djvu/134

Da Wikisource.
128 vii - viaggio sentimentale di yorick


Monsieur le comte de B***, pel favore ch’ei mi fece del passaporto, continuò, ne’ pochi giorni ch’egli andava capitando a Parigi, a favorirmi spontaneamente; e mi fece conoscere ad alcuni signori d’alto affare, i quali m’avrebbero fatto conoscere a’ lor conoscenti, e di mano in mano cosí.

Ed io aveva scoperto il secreto in tempo da convertire questi onori in profitto: altrimenti, avrei desinato e cenato, come suole avvenire, una o due volte in giro, e, traducendo i cenni e gli sguardi francesi in inglese schiettissimo, mi sarei presto avveduto ch’io m’usurpava la couvert1 d’un piú piacevole commensale; e, per la semplicissima ragione ch’io non avrei potuto serbarmele, avrei rassegnate ad una ad una tutte le mie sedie. Ma per allora i fatti miei non camminavano male.

Ebbi l’onore d’essere presentato al vecchio marquis de B***, segnalatosi in gioventú per parecchie non gravi imprese cavalleresche nella corte d’Amore. Da indi in poi si vestí alla foggia delle giostre e de’ torneamenti, e imbizzarriva a far credere ch’ei non era campione d’Amore solamente in fantasia.

— Avrei caro — mi diceva egli — di dar una corsa per l’Inghilterra; — ed informavasi intorno alle dame inglesi.

— Rimanga, monsieur le marquis — gli diss’io — rimanga dov’è: les messieurs anglais penano anche troppo a impetrare un’occhiata dalle loro dame. —

Il marchese mi convitò a cena.

Monsieur P ***, gabelliere generale, moveva altrettante interrogazioni su le nostre tasse. — Odo — diceva — che le sono ragguardevolissime.

— Se si sapesse riscuoterle — rispos’io; e gli feci un inchino profondo.

Io non mi sarei ad altri patti meritato un invito a’ concerti di monsieur P***2.

  1. La posata [F.].— È l’unico caso questo, in cui il F. abbreviò il testo inglese, il quale annotava: «Plate, napkin, knife, fork and spoon» [Ed.].
  2. Perceval; e, se piú ne vuoi, leggi la Vita di Marmontel e le Lettere e le Memorie degli altri letterati pettegoli di quell’età [F.].