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Pagina:Foscolo, Ugo – Prose, Vol. III, 1920 – BEIC 1824364.djvu/191

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I

FRAMMENTI DI VERSIONI

[1805]


1

Dalla Germania di Tacito.

1. — La Germania tutta dividesi da’ galli, reti e pannoni pel Reno e Danubio fiumi; dai sarmati e daci per lo mutuo rispetto o pe’ monti. L’Oceano cinge il resto, ampi golfi abbracciando ed isole immense, ove genti e regi ne scoperse dianzi la guerra. Il Reno, nato nell’inaccessibile e precipite vetta dell’alpi rezie, torcendo a ponente, si mesce all’Oceano. Il Danubio, diffondendosi dall’agevole clivo del monte Abnoba, visita assai popoli e sbocca con sei foci nel mare Pontico: le paludi bevonsi la settima.

2. — Indigeni credo i germani, né per colonie od ospizi ad altre genti commisti, poiché i peregrinanti a nuove sedi, non per terra, ma navigando cercavanle, e rade navi del mondo nostro tentano quell’immenso, sto per dire, a noi avverso Oceano. E chi (taccio i rischi d’ignoto e di orrido mare) abbandonerebbe o l’Asia o l’Africa o l’Italia per la Germania, suolo informe, crudo clima, ingrato d’aspetto e cultura a chi non è patria? Con versi antichi, unico modo per essi di tradizioni e di annali, celebrano Tuiscone, dio terrestre, ed il figliuolo di lui Manno, principio e fondatori della nazione. A Manno assegnano tre figliuoli, da’ quali trassero nomi