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241 vii - scritti vari


due anni fu due volte conclusa la pace sotto Vienna. Esempi che ammoniranno alcune potenze quanti piú gravi pericoli avrebbero, se, ora che i nostri soldati sono piú numerosi, piú agguerriti e meglio provveduti, esse attendessero alle suggestioni dell’Inghilterra, o dessero fede a ministri prezzolati da questa potenza e pronti a strascinare a una guerra perniciosa i loro sovrani. E le lagrime, che per questa guerra si verserebbero sul continente, sariano sorgente di esultanza all’Inghilterra, che avrebbe concitate sui popoli tante calamità, e calamità irreparabili.

Bonaparte fe’ ad un tempo passare Monte Cenisio da diecimila uomini, radunati da prima ad Amiens, indi acquartierati a Digione, e li die’ a comandare al generale Murat. Questo corpo, quello del generale Macdonald e l’esercito del generale Brune in Italia, formavano una forza superiore assai alle austriache. Bonaparte volea comandare in persona e rinnovare la sua sesta campagna, varcare il Tagliamento, la Drava, la Sava e la Muehr e traversare la Carniola, staccare il generale Murat con ottomila cavalli, venticinquemila fanti e cinquanta cannoni... Ma non giova parlare d’un disegno di campagna che restò ineseguito.

NOTA. — Il volume si chiude con una grande tavola, contenente la Situazione dell’armata di riserva, li 25 pratile, anno ottavo.