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74 vii - viaggio sentimentale di yorick


XXXVII

LA ROSA

PARIGI

Or tocca a me a domandare al vecchio ufficiale francese: — Di che si tratta? — Un grido: — Haussez les mains, monsieur l’abbé! — echeggiò da dodici vari canti della platea, e inintelligibile a me quanto al vecchio poc’anzi l’invocazione al mio frate.

— Sarà — mi diss’egli — qualche povero abbé, il quale, incantucciatosi lassú nell’ultime gallerie a veder l’opera, e credendosi forse in salvo dietro l’ombra di due grisettes, fu adocchiato dal parterre, e si vuole a ogni patto ch’ei si stia durante la recita a mani alzate.

— Che! un ecclesiastico verrà egli in sospetto di borsaiuolo? — diss’io — e borsaiuolo d’una grisette? —

Il vecchio sorrise; e, bisbigliandomi nell’orecchio, m’aprí la cortina di certi arcani ch’io non aveva all’età mia penetrati.

— Dio mio! — diss’io smarrito di confusione: — e può egli darsi che un popolo, allattato di delicatissimi sentimenti, sia poi cosí impuro e dissimile a sé? Quelle grossièreté! —

Risposcmi che con questo villano motteggio si cominciò a malignare il clero in teatro, da che Molière rappresentò il suo Tartuffo: il che andava oggimai, pari all’altre reliquie de’ gotici costumi, in disuso. — Ciaschedun popolo — seguitò il vecchio — ha le proprie raffinatezze e le proprie grossièretés, le quali or prevalgono, or cedono alla lor volta; e, in ciascheduno de’ tanti paesi ch’io corsi, notai sempre alcune delicatezze, che, al parer mio, mancavano a tutti gli altri. Le pour et le contre se trouvent en chaque nation1; e il male e il bene si controbilanciano

  1. Sentenza che un illustre filosofo applicò a’ costumi di Francia e d’Italia. Un gentiluomo dell’ambasciadore di Francia a Venezia pubblicò in Parigi la relazione