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80 vii - viaggio sentimentale di yorick


se mai vi raffigurassi alcun’aria di famiglia. — Poh! — dissi — e non siamo noi tutti parenti? —

Giunti al canto di rue Guénégaud, ristetti per dirle addio davvero: la giovinetta volea pur ringraziarmi della compagnia e del favore, e disse addio, e ridisse addio, e le ridissi addio; e il congedo fu sí cordiale, che altrove io l’avrei suggellato d’un bacio di carità, caldo e santo come quel d’un apostolo1.

Ma in Parigi i baci non si costumano che tra uomini2: però le diedi l’equivalente, augurandole la benedizione di Dio.

XXXIX

IL PASSAPORTO

PARIGI

Quando giunsi all’hôtel, La Fleur mi avvisò che il lieutenant de police aveva inchiesto di me. — Qui c’entra il diavolo! — dissi, ed io sapeva il perché: ed è tempo che lo sappiano anche i lettori. Non già ch’io, nel ragguagliarli per filo di tutti i miei casi, fossi smemorato in ciò solo; ma parvemi bene di trasandarle, perché, se l’avessi detto allora, i lettori se ne sarebbero ora forse dimenticati: e ora propriamente fa al caso.

Uscii cosí in furia di Londra, ch’io, non che ricordarmi né punto né poco che s’era in guerra col re di Francia, io anzi già da Douvre osservava col cannocchiale le alture dietro

  1. «Salutate invicem in osculo sancto». Beati Petri Epist., i, 5, 14 [F.].
  2. In Inghilterra il baciarsi tra uomini è atto nefando; bensí le donne baciano pubblicameme per atto d’accoglienza o di commiato gli uomini su le labbra; perciò il parroco parla con semplicità di animo del bacio che avrebbe dato «altrove». Per altro quest’uso prevaleva anche in Francia due secoli addietro: «La forme des salutations qui est particulière à notre nation abastardit par sa facilité la grâce des baisers, et nousmesmes n’y gagnons guères; car pour trois belles il nous en faut baiser cinquante laides: - et un mauvais baiser en surpasse un bon. Montaigne, lib. iii, cap. 5: e mi pare che non abbia ragione, per le ragioni ch’io so [F.].