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Pagina:Foscolo - La chioma di Berenice, 1803.djvu/109

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Quid facient crines, quum ferro talia cedant?
     Juppiter, ut Χαλύβων omne genus pereat! 48

varianti.

Verso 48. Principe Coelitum, antica 1487 telorum, 1488 ed altri Chalibum, mss. Ambrosiani scelerum. Scaligero, Giano Douza padre sivelicum. Vossio celtum. Withofio, e Valckenario Telchinum.

note. Versi 47 — 48.

Quid facient etc. Verso imitato da Virgilio egl. 11 verso 16.

     Quid faciant domini audent cum talia fures?

Juppiter. Formola augurale ed imprecativa di cui vedi accumulati esempj greci e latini nel commento Volpiano.

χαλυβων. Calibi così detti da Calibe figliuolo di Marte inventore primo di lavorare il ferro fra gli Sciti. Mureto. — I Dattili Idei, ed i Coribanti furono i primi che in Europa estraessero dalle miniere il ferro, e lo lavorassero; il calibe è l’acciajo. Conti. — Ma oltre queste due opinioni altre v’hanno discordanti e gravissime di cui vedi nella considerazione xvii.

Questo pentametro e l’esametro che segue ci sono serbati dello scoliaste antico d’Apollonio lib. ii verso 325.


— Χαλύβων ὡς ἀπόλοιτο γένος
Γείοσεν ἀντέλλοντα, κακὸν φυτὸν οἵ μιν ἔφηναν.
Oh de’ Calibi pera la razza
I quali ciò che della terra nasce, mala stirpe! mostrarono.

Primo fu Poliziano a restituire da questo frammento di Callimaco la nostra lezione; nondimeno lo Scaligero lesse sicelicum, il Vossio celtum, e chi si diletta di erudizione e di sofismi legga i loro commenti de’ quali trarremo solo questo argomento del Vossio. Il celto è uno stromento di ferro degli scultori; la chioma deve dunque