Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
67 |
XVII.
(Da Giovanni Stobeo, Florilegio, IV, 12.)
Ad una femmina ricca e ignorante
(Vedi Stobeo stesso e Plutarco, Precetti Conjugali e Convito, III, 1)
SECONDO IL TESTO DEL WOLF.
Morrai, tutta morrai; nè ricordanza
Di te dopo l’avello
Sorviverà nessuna:
Però che mai non dispiccasti rosa
Nata in Pieria: bruna
Tragitterai dell’Orco
La dolente laguna:
Nè te, fanciulla, mai
Persona rivedrà, quando sarai
Volata via tra’ vani
Simulacri de’ Mani.
TRADUZIONE PIÙ STRETTA E FEDELE,
SECONDO IL TESTO DEL NEUE.
SECONDO IL TESTO DEL NEUE.
Quando che sia, tu giacerai sepolta;
Agli avvenir membranza
Niuna di te varcando;