Pagina:Francesco Ambrosi, Trento e il suo circondario descritti al viaggiatore, 1881.djvu/74

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56 Distretto di Trento

relativi al Concilio tridentino composta di 50 volumi in foglio minore. — Il totale degli stampati ora esistenti, ommessi i duplicati, dà una cifra di 38500 volumi, con 584 Incunaboli, che prendono dall’anno 1470 e vanno sino al 1500,

Fra le rarità di stampa vi s’ammirano: le Orarazioni di Cicerone (Venetiis, Valdarfer, 147I); le Opere di Lattanzio Firmiano (Venetiis, Adam, 1471); la prima edizione di Pelagio Alvaro De plantu ecclesiae (Ulmae, J. Zainer, 1474); la terza edizione dell’Istoria naturale di C. Plinio Secondo (Venetiis, Nic. Jenson, 1472); l’edizione più antica con data dell’Interrogatorium sive Confessionale (Mediolani, Valdarfer, 1474) di Bartolomeo de Chaimis; l’opera singolare di Ubertino de Casali: Liber qui intitulatur arbor vitae crucifixe Jesu (Venetiis per A. de Bonettis, 1485); il Pontificalis Liber stampato in Roma da Stefano Planck (1485) e fregiato del fascio di verghe col motto unitas; impresa del Cardinale Clesio; la seconda edizione dell’opera di Bernardino de Breydenbach Sanctorum peregrinationum in montem Syon ecc. (Spirae, Petr. Drack, 1490), ed altri, de’ quali l’Opuscolo degli epigrammi di Giovanni Mattia Tiberino In beatum Symonem stampato in Trento nel 1482 da Leonardo Longo. — De’ Codici vi figura in primo luogo il Glagolita Cloziano, dono del Conte Paride Cloz, che ne venne in possesso, comperando il Castello di Mariastein, dove questo codice, già posseduto da Giovanni Frangipane Signore di Veglia, era passato con Marquardo Breisacher proprietario del