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Pagina:Francesco Sabatini - Il volgo di Roma - 1890.pdf/117

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Notizie biografiche di L. Randanini 107

la prova della pubblica scena. Mancato il caratterista in una compagnia drammatica venuta a recitare al teatro di Torre di Nona, il capocomico invitò Randanini a voler prender quel posto, e Randanini accettò ingaggiandosi in quella compagnia per un’intera stagione, senza saputa della sua famiglia. Suo padre ne fu addoloratissimo, e, non potendo ottenere ch’egli sciogliesse il contratto che aveva sottoscritto, interpose la mediazione di autorevoli personaggi affinchè il nome di suo figlio non apparisse sui manifesti che si affiggono alle cantonate. In conseguenza di ciò, mentre ogni giorno si annunziavano al pubblico i nomi degli attori che prendevano parte alla recita, il nome di Luigi Randanini veniva supplito con le lettere N. N. Quella stagione, come era da prevedersi, fu un trionfo pel giovine artista, ma un breve trionfo, però che, finiti i suoi obblighi, egli si ritrasse dalla scena, e, per obbedire a suo padre, rinunziò per sempre all’arte drammatica che gli prometteva il più lusinghiero avvenire.

Necessitato a procurarsi un’occupazione che gli desse da vivere, chiese ed ottenne un posto di segretario in una delle presidenze regionarie di Roma, specie di tribunali che giudicavano delle piccole cause economiche e s’ingerivano in pari tempo della tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica. Le presidenze erano quattordici, cioè una per rione, e Randanini fu segretario prima