Pagina:Frezzi, Federico – Il quadriregio, 1914 – BEIC 1824857.djvu/189

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CAPITOLO XVIII

Dove si tratta delli centauri.

     Quando giunsi nel monte suso ad alto,
mirai la valle, maledetta chiostra,
ove i centauri stanno a far l’assalto.
     Come soldati, quando fan la mostra,
5spronando lor cavalli, van gagliardi,
o come cavalier che vanno a giostra;
     cosí i centauri lí con archi e dardi
descorron per la valle a mille, a cento,
veloci piú che tigri o leopardi.
     10Palla scendea la costa a passo lento:
e ’l sesto miglio avea a scender forse,
quand’io ebbi timore e gran pavento;
     ché ’l maggior de’ centauri sí s’accorse
di noi che scendevamo, e presto e fiero
15con ben mille de’ suoi, venendo, corse.
     Non si mosse corsier mai sí leggiero,
né capriolo ovver corrente cervo,
com’ei correva superbo ed altiero
     coll’arco teso in man. Ed in sul nervo
20egli avea giá una saetta posta;
e, giunto, disse col parlar protervo:
     — Fermate i passi e fate la risposta:
con qual licenza qui, con qual valore
ardite voi di scendere la costa,
     25senza licenza del nostro signore,
che ’n mezzo il mondo siede triunfante,
come re principale e imperadore?