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missione continua operata dalle radici durante l' assorbimento.

Per il che, dice Bouchardat, il terreno esercita un’azione che si oppone all’ingresso di materie nocive alle radici.

Una scelta fatta nell’interno dell’organismo vegetale, e che non lascia traccia di escrezioni di materie inutili o superflue, è impossibile ammetterla. Una scelta senza escrezioni è possibile soltanto all’esterno; ed all’esterno non può essere fatta che dalle radici.

Nè la traspirazione, nè i trasudamenti acquosi o salini delle foglie, possono considerarsi quali escrezioni. I trasudamenti si formano sulle superficie esalanti delle foglie e della corteccia, non già quando la nutrizione è abbondante e regolare, ma quando è disturbata per eccesso o mancanza di veicolo solvente, o per rapido e forte squilibrio nella temperatura atmosferica.

Mi sia lecito intanto di far notare che questi trasudamenti o depositi di materie saline si formano sulla pagina superiore delle foglie, indicandoci che per essa si compie la traspirazione, come ce lo indicano eziandio le goccioline di cui è cospersa al mattino, durante la stagione calda e non secca, quando cioè l’umor trasudato può essere condensato e non evaporato. Infatti la maggior o minor lucentezza, indizio di maggior o minor cotinuità di tessuto, può servir di criterio per giudicar dell’importanza o quantità di traspirazione di ciascuna pianta, ritenendo che più traspirino le meno lucenti. Nè deve essere casuale la disposizione delle pagine della foglia. La pagina superiore, destinata ad esalare, o spinger fuori, può guardare in alto senza soffrire per le piogge, mentre ne soffrirebbe l’inferiore, perchè il movimento d’inalazione farebbe entrar acqua ad ostruirne gli stomi. La pagina inalante, guardando invece verso terra, è riparata dalle piogge, e, coll’acido carbonico,