Pagina:Gaetano Cantoni - Fisiologia vegetale, 1860.djvu/139

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(vicia sativa). Dopo un po’ di tempo trovò che alcune radici della zinnia avevano attaccato al loro apice taluni tra i semi di veccia nei quali, quantunque si fosse conservato l'involucro esterno e la forma loro propria, pure nel loro interno invece del perisperma v’era solamente poca materia terrosa; mentre il perisperma degli altri semi non tocchi dalle radici sebbene fossero nelle medesime circostanze dei primi, tuttavia era pochissimo o punto alterato.

Ad un seme germinante fuori terra pungete o togliete in parte od in totalità la massa cotiledonare, ed avrete alterato il decorso di questo primo stadio della vita vegetale; e vedrete la pianticella perire tanto più presto quanto maggiore sia stata l’alterazione o la diminuzione della massa cotiledonare. Finalmente, quando un seme germina col solo intervento dell’umidità, del calore e dell’ossigeno, senza il concorso del terreno, ogni fenomeno vegetativo cessa allorquando sia intieramente consumata la materia cotiledonare.

Fenomeni degni per noi d’attenzione, e che possono constatarsi durante l’epoca fisiologica di germinazione, sono i seguenti:

La germinazione non abbisogna di acido carbonico atmosferico, perchè può continuare a spese della massa cotiledonare senza intervento de’ materiali terrestri, cioè senza il bisogno di elaborarli. La germinazione non abbisogna d’acido carbonico, perchè può aver luogo nel l’oscurità ove non ne è possibile l’assimilazione, quand’anche l’embrione abbia di già discretamente sviluppate le foglie; e può continuare nell’oscurità finchè vi sia massa cotiledonare da elaborare. Le foglie possono rimaner biancastre, senza che venga sospeso il processo germinativo, laddove se ad un tratto imbianchissero le foglie durante il germogliamento, se ne sospenderebbe il progresso. Le foglie bianche non assorbono acido carbonico, e per conseguenza non servono alla vegetazione; ma non si op-