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d’acido carbonico dalle radici durante la germinazione? — Perchè la massa cotiledonare che lo forniva cessò di scomporsi, allorchè le foglie della novella pianta cominciarono a funzionare sull’acido carbonico atmosferico? La massa cotiledonare cessa forse di fornir acido carbonico perchè, quando le foglie cominciano la propria funzione di respirazione, sia cessato il bisogno d’emettere acido carbonico dalle radici? Oppure le foglie sostituiscono la funzione della massa cotiledonare, quella cioè di somministrare acido carbonico alle radici? Un legame deve necessariamente esistere fra l’ufficio della massa cotiledonare e quello delle foglie.

Il fenomeno che ci presenta un seme, od embrione munito di massa cotiledonare, ce lo presentano anche gli altri embrioni, sebbene non sieno frutto della fecondazione. Tali noi dobbiamo considerare i bulbi, le gemme delle talee, degli innesti, delle radici carnose, e quelle dei tuberi nel secondo anno o stadio di loro vegetazione.

I bulbi dei giacinti, cipolle, e d’altre piante consimili, fatti vegetare nell’acqua, dopo d’aver portato quanto potevano di stelo o di fiori, in seguito deperiscono affatto, e scemano di tanto peso quanto è quello rappresentato dalla produzione di stelo, foglie o fiori. Insomma tutto quanto si è formato colla nuova vegetazione si è formato a spese delle loro scaglie, le quali fecero l’ufficio di massa cotiledonare. Se all’incontro fate vegetare gli stessi bulbi nel terreno, ad eccezione d’una prima diminuzione nella massa delle scaglie che dura solo fin quando siansi sviluppate le radici, vedete che quel bulbo aumenta di volume e di peso per l’aggregazione di nuove gemme o bulbi minori.

Nè diversamente si comportano le radici carnose nelle due differenti condizioni, cioè quando vi sia il concorso del terreno, e quando vi sia soltanto quello dell’umidità. (Vedi § 19 Sperienze del Risler).