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Pagina:Gaetano Cantoni - Fisiologia vegetale, 1860.djvu/147

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questi principii, cioè che le piante non assimilano materiali terrestri se non quando hanno foglie verdi e radici intatte (ammesse le altre condizioni di temperatura e di umidità); e che spesso preparano in sè i materiali destinati al completo sviluppo, o normale costituzione di alcune loro parti ultime a mostrarsi, qual’è il seme, allorquando la vegetazione, od il germogliamento della pianta, cessi durante la formazione del frutto. Questi materiali, nelle piante, sono disposti in guisa da essere trasmessi alla parte cui devono andare, sebbene levate dal suolo qualche momento prima che si possa credere cessata ogni funzione delle foglie e delle radici. Finalmente vi proverò come tutte le piante nel deperire, od al termine normale della loro vita, quando cessano d’elaborare materiali esterni, consumano parte dei loro stessi materiali.


§. 29. — Le piante, quando maturano il frutto e quando deperiscono, elaborano in parte i loro proprj materiali. — Applicazioni pratiche.


Tutti ormai riconoscono di quanto danno sia, per la normale costituzione del frutto di molti cereali e d’altre piante, il togliere nel momento della sua prima formazione, in tutto od in parte le foglie, o porzione di stelo o dei rami, sebbene il frutto venga rispettato. In tal caso i semi dei cereali riescono più piccoli e rugosi, ed i frutti in generale difficilmente acquistano le ultime loro proprietà speciali, cosa che risulta di sommo danno, singolarmente per le piante a frutto dolce. — Molte piante possono maturare i loro semi sebbene levate del suolo alcuni giorni prima della loro perfetta maturanza, quando però si scorga che le foglie, essendo ingiallite o dissecate, più non si prestano alla respirazione.