Pagina:Gaetano Cantoni - Fisiologia vegetale, 1860.djvu/191

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gate, e meglio potrassi rintracciare la vera causa degli effetti di questa operazione. — Quanto più il ramo curvato si avvicinerà alla linea orizzontale avrà una sempre più debole produzione di germogli legnosi, ed all’incontro si munirà di gemme da fiore, e di frutti nello stesso anno della piegatura, o li preparerà pel venturo. Prima della curvatura, o sulla parte di questa che guarda in alto, sorgeranno frequenti germogli succhioni, i quali ben di rado porteranno o si disporranno a frutto. — La vigoria di vegetazione si concentra appunto dove il succhio ascendente incontra un ostacolo, e dove invece il discendente trova un più libero il corso in basso. Bisognerebbe pertanto ammettere che il cambio favorisca maggiormente la formazione legnosa ove scorre liberamente, che non dove sia obbligato a trattenersi più a lungo. Bisognerebbe in somma ricorrere ad assurdi e contradizioni per voler dare una spiegazione. — Se all’incontro si ammette che l’umor nutritivo sia l’ascendente, facilmente s’intenderà come quando esso incontri un ostacolo nella piegatura, debba arrestarsi o rallentare il proprio corso, dando luogo a quei germogli vigorosissimi detti succhioni. Per conseguenza una minor quantità andrà ad alimentare la porzione oltre la piegatura, la quale aumenterà di poco in grossezza, e produrrà stentati germogli da legno. E s’intenderà come i rami ed i germogli, quanto più fortemente saranno piegati in basso, altrettanto rallentino di vigore al punto di mantenersi appena vivi, ed anche perir entro pochi anni. Per ciò, ad aumentare la produzione dei frutti, senza far grave danno alla vegetazione, si trovò utile di dare ai rami un poco per anno un’inclinazione di 45 gradi. Gli stringimenti naturali, operati da indurimenti della corteccia, producono naturalmente gli stessi effetti della piegatura, trattenendo l’umor nutritivo nella parte inferiore, favorendo quivi la produzione di rami succhioni.