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che danno, assorbendo ogni cosa per sè, come lo stesso Risler ci afferma.

Contento il Risler d’aver trovato nell’acido umico un solvente a tutti i materiali utili alle piante, ne spinge l’applicazione oltre ogni credere. Ei dice che nel primo periodo di vegetazione le materie organiche solubili dell’humus servono di complemento all’alimento che forniscono i cotiledoni del seme, giungendo perfino a credere che, in tutte le fasi della vegetazione, la formazione delle radici sia dovuta soltanto all’humus. — La prima parte può essere indirettamente vera in alcune condizioni, ma non è mai indispensabile; potendosi effettuare la germinazione in qualunque sorta di terreno anche privo d’humus, e nell'acqua pura, e ciò a sole spese della massa cotiledonare. La seconda parte dell’asserzione diventa affatto assurda, poichè rifiuterebbe la possibilità che hanno i semi e molte piante di mettere le radici anche pel semplice contatto dell’umidità, sia nell’acqua pura, sia nella sabbia inumidita; eppertanto secondo il Risler nessun seme, nessun tubero; radice carnosa, talea, ecc., potrebbe germinare o vegetare in terreno privo d’humus.

Finalmente, lo stesso autore, avendo esposto che l’acido umico, e le combinazioni di quest’acido coi materiali alcalini terrestri, sono tanto più solubili quanto più la temperatura è elevata, vorrebbe convalidare la propria opinione mostrando che le piante, nelle quali abbondano i prodotti ricchi di carbonio (amido e zucchero) sono quelle appunto che esigono un clima caldo. — Io non nego il fatto, anzi io pure credo che l’assorbimento, e quindi l’azione solvente dell’acido carbonico, aumenti coli’ innalzarsi della temperatura (vedi § 30); ma non so come Risler abbia potuto dedurla dalle proprie sperienze, poichè i tre chilogrammi di terra trattati con acqua a 100°, diedero un minor residuo di ceneri,