Pagina:Galiani, Ferdinando – Della moneta, 1915 – BEIC 1825718.djvu/115

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CAPO TERZO

della moneta di rame, d’argento e d’oro

Utilitá di piú metalli di vario valore — Considerazione sulle monete nostre di rame — Il rame è la piú utile moneta — Principale sua utilitá — Secondaria utilitá — Se perciò sarebbe utile che la moneta di rame fosse la numeraria — Si dimostra che no — Prima supposizione — Seconda supposizione — Inutilitá di fissarla moneta di rame pel conto — Non giova il non soggiacere il rame ad alzamenti — E falso che il rame non abbia alzamenti ed abbassamenti — Stato presente della nostra moneta di rame — Perché la moneta di rame corra, ancorché assai strutta e mancante — Quel che convenga fare alla nostra moneta di rame per metterla in buono stato — Perchè giovi dare alla nuova moneta di rame un valore un poco maggiore dell’intrinseco — Valore intrinseco delle monete di rame — Che da questo valore estrinseco maggior dell’intrinseco non può seguir danno — Perché se n’abbia a coniare un poco per volta — Stato presente della nostra moneta d’argento — Falsitá d’una volgare opinione — Stato della moneta d’oro — Come s’abbia a trattar l’oro — Perché nelle cose dello Stato sieno cosí tarde le migliorazioni.

Quanto conferisca ad accrescere la comoditá della moneta l’usar piú metalli di disuguale valore è cosí facile a comprendere, che non richiede che si dimostri: perché, misurando essi colla sola quantitá della materia, il metallo prezioso non può misurare i piccoli prezzi, per l’eccessiva piccolezza che avrebbero le parti della sua suddivisione; il metallo basso non può comodamente uguagliare i prezzi grandi, per la mole disadatta e pesante. Quindi ottimo mezzo prese Licurgo al suo disegno, qualunque egli si fosse, o savio o strano, quando, volendo poveri i suoi spartani, lasciò loro la sola moneta di rame. E per contrario io credo che, se gli americani non usarono moneta,